16/04/2022

Detrazione delle spese funebri

730/2023: le spese funerarie sono detraibili al 19%; obbligatoria la tracciabilità del pagamento

Che cos’è la detrazione delle spese funebri

Con il termine “Detrazione delle spese funebri” si intende la possibilità di inserire nel modello 730 le spese funebri sostenute per le persone decedute nel corso dell’anno precedente, in questo modo il contribuente, ovvero colui che ha sostenuto e si è fatto carico delle spese funerarie anche se non parente diretto, può usufruire di una detrazione IRPEF del 19% fino a una massimo di 1.550 euro per ciascun decesso, quest’ultime però saranno detraibili solo in caso di tracciabilità del pagamento, anche se il servizio funebre è stato svolto all’estero.

Detrazione: chi può usufruirne

Con l’inserimento della Legge di stabilità del 2016 si annulla la necessità di un vincolo di parentela come requisito dello sconto IRPEF. In questo modo anche i non parenti indipendentemente dal rapporto che li lega alla persona deceduta possono usufruire della detrazione.
Ne fanno parte anche i seguenti individui:

  • Coniuge;
  • Figli (anche adottati) e in loro assenza anche i loro discendenti (nipoti, pronipoti);
  • Sorelle e fratelli;
  • Suocera e suocero;
  • Nuore e generi.

Oltre a coloro che già sono riportati nell’articolo 433-codice civile.

Cosa è compreso nelle spese funebri

“Le spese funebri devono rispondere a un criterio di attualità rispetto all’evento cui sono finalizzate e sono pertanto escluse quelle sostenute anticipatamente dal contribuente in previsione delle future onoranze funebri come, ad esempio, l’acquisto di un loculo prima della morte”

-Gazzetta Ufficiale

Per spese funebri non si intendono solo quelle spese legate alle onoranze funebri, ma anche quelle connesse al trasporto e alla sepoltura e in queste rientrano anche le spese funebri sostenute all’estero.
Come specificato nella “Risoluzione n.944 del 28 Luglio 1976“ sono invece escluse tutte quelle spese sostenute anticipatamente dal contribuente in previsione di futuro impiego, come ad esempio: l’acquisto di un loculo prima della morte.

Quali sono i limiti di detrazione?

Come anticipato precedentemente la detrazione ha un tetto massimo, che viene sancito dall’Articolo 15 del testo unico quest’ultimo stabilisce che si può beneficiare fino a un massimo di 1550 euro per ciascun decesso, ciò significa che non può mai superare i 294,50 euro.
Nell’ ipotesi in cui il soggetto si sia fatto carico di più servizi funebri, esso può accedere sempre alla soglia massima stabilita, ma per più eventi.
Ultimo punto, ma non meno importante, che dal 2020 la detrazione per alcune spese indicate nell’ Articolo 15 del testo unico, tra cui le spese funebri, spetta per intero se il proprio reddito complessivo annuo non supera 120.000,00 euro, mentre per chi possiede redditi superiori la detrazione decresce, fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo annuo di 240.000,00 euro.

Le istruzioni per la compilazione:

Il contribuente, ovvero colui che si è fatto carico dei costi delle spese funebri, dovrà compilare il modello 730 seguendo le istruzioni dell’agenzia delle entrate. In particolare modo dovrà far riferimento al riquadro “E sezione I”, spese per le quali spetta la detrazione d’imposta. Nello specifico ai righi da E8 a E10 – Altre spese, dove vanno indicate le informazioni necessarie:

  • nella colona 1 il codice “14” che identifica le spese funebri;
  • nella colonna 2 i costi sostenuti.

Nel caso in cui le spese siano state sostenute per più eventi occorre compilare più righi da E8 a E10, indicando in ognuno di essi il codice “14” e i costi relativi a ciascun decesso.
L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica con il codice onere “14”.

Documenti necessari alla detrazione

Per poter accedere alla detrazione delle spese funebri,i soggetti interessati, sono tenuti a conservare tutta la documentazione necessaria come fatture e\o ricevute fiscali riconducibili al funerale.
Rientrano per esempio:

  • La fattura dell’agenzia delle pompe funebri;
  • Il fioraio;
  • La ricevuta di pagamento al comune per i diritti cimiteriali;
  • Le fatture relative agli annunci funebri.

Nel caso specifico delle spese funebri all’estero, in cui la lingua dovesse essere inglese, tedesco o spagnolo è sufficiente che la traduzione sia firmata dal soggetto interessato; mentre negli altri casi invece servirà una “traduzione giurata” o una “traduzione ufficiale” le quali hanno carattere ufficiale e legale in quanto destinate ad autorità o enti.
Mentre nel caso in cui le spese dovessero essere pagate da più persone si possono dividere la detrazione a patto che:

  • In fattura venga ammontata la ripartizione della spesa;
  • Che questa ripartizione venga sottoscritta dall’intestatario della fattura.

Per concludere è fondamentale ricordare che i contribuenti per poter detrarre tali spese devono aver effettuato i pagamenti con mezzi tracciabili.
Le Onoranze Funebri San Michele di Ghione A. rimangono a disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti.

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