Pensione di Reversibilità e Dichiarazione di Successione
La reversibilità e la successione sono argomenti di grande importanza, perché se da un lato la reversibilità garantisce un sostegno economico ai superstiti, dall’altra la successione, permette il trasferimento dei beni, diritti e obblighi di una persona defunta ai suoi eredi.
Comprendere il funzionamento di queste due pratiche è essenziale, così in questo articolo andremo ad evidenziare punto per punto tutto ciò che è necessario sapere.
Che cos’è la reversibilità e chi ne ha diritto ?
È una prestazione economica erogata dall’INPS ai familiari superstiti di un lavoratore o di un pensionato defunto.
Il fine della reversibilità è di soccombere, in parte, al reddito del defunto così da garantire una sicurezza economica per il futuro e il calcolo di quest’ultima viene stabilito in base alla pensione che il defunto percepiva o che avrebbe percepito al momento del pensionamento.
Quello che molti non sanno è che non è solamente il coniuge superstite ad averne diritto, anche se separato, ma vi sono altri soggetti che rientrano negli aventi diritto, tra i quali, i figli del deceduto fino ai 18 anni, estendibili a 21 anni se studenti di scuola media superiore e a 26 anni se studenti universitari, figli inabili al lavoro senza limiti di età, purché l’inabilità sia riconosciuta prima del decesso del genitore, senza tralasciare in ultimo i genitori, i fratelli e le sorelle anche se solo in casi specifici.
Ricordiamo che la pensione di reversibilità può subire riduzioni se il superstite ha redditi superiori a determinate soglie stabilite annualmente dall’INPS, come ad esempio:
- 25% se il reddito del superstite è superiore a 3 volte il trattamento minimo INPS.
- 40% se il reddito del superstite è superiore a 4 volte il trattamento minimo INPS.
- 50% se il reddito del superstite è superiore a 5 volte il trattamento minimo INPS.
Sommario
I documenti necessari e dove presentali :
Vi sono diverse possibilità di presentazione della domanda di Pensione di Reversibilità, on-line attraverso il sito dell’INPS, presso CAF e patronati o in alternativa direttamente nelle sedi INPS competenti.
Indipendentemente dal luogo nel quale si sceglie di svolgere le pratiche, di seguito vogliamo fornire una lista di documenti necessari da presentare:
– Carta d’identità e Codice Fiscale del de cuius
– Carta d’identità e Codice Fiscale del superstite
– Certificato di morte
– Indicazione residenza superstite e numero telefonico
– Stato Civile (gg/mm/aaaa)
– Autocertificazione dello stato di famiglia aggiornato alla data di morte del richiedente
– Eventuale sentenza di separazione e/o divorzio
– Nuovo IBAN o CAB frazionario in caso di Conti Postali
– Redditi di entrambi i coniugi (730 / Unico)
La pensione di reversibilità verrà così erogata a partire dal 1° giorno del mese successivo al decesso del lavoratore o del pensionato.
E la successione? In cosa consiste e chi sono i chiamanti all’eredità :
Con il termine giuridico successione ci si riferisce al processo mediante il quale il patrimonio di una persona deceduta viene trasferito ai suoi eredi o legatari. Questo trasferimento può riguardare sia i beni materiali tra i quali immobili, denaro, e oggetti di valore sia diritti e obblighi come contratti, debiti, e crediti.
I soggetti principali chiamati al testamento sono gli eredi, denominazione acquisita con l’accettazione all’eredità, i chiamanti all’eredità persone alle quali potrebbe potrebbe essere trasferito il patrimonio del defunto oppure una sua quota ma che non hanno ancora accettato e i legatari coloro i quali è destinato uno piu diritti, determinati dal testamento.
Le tipologie di successione:
Esistono nello specifico quattro tipologie di successione: la successione ereditaria, la successione legittima, la successione necessaria e la testamentaria.
La successione ereditaria si occupa di garantire il passaggio del patrimonio e la continuazione di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi dal defunto ai suoi eredi. Coloro che sono coinvolti decideranno se voler accettare o rinunciare.
Si parla, invece, di successione legittima quando non vi è la presenza di un testamento lasciato dalla persona deceduta o con il quale ha disposto solo in parte dei suoi beni. Essa opera solo per i beni che il testatore non ha disposto nel testamento; la legge allora stabilisce che solo i parenti fino al 6° grado di parentela hanno diritto di succedere. Nell’eventualità in cui tali soggetti dovessero mancare, l’eredità verrà devoluta allo stato.
Chi invece prevede una quota, secondo la legge, per i discendenti come figli e nipoti e per gli ascendenti quali genitori, nonni o il coniuge è la successione necessaria anche se il defunto non ha espresso la sua volontà nel testamento.
In ultimo la successione testamentaria è regolata da testamento, in quanto gli eredi sono scelti dal testatore che deciderà a chi destinare i propri beni. Il testamento è un atto giuridico, scritto, mediante il quale una persona dispone del proprio patrimonio una volta cessato di vivere che non ha effetti immediati bensì solo una volta avvenuto il decesso del testatore.
Di quali documenti necessitiamo e a chi dobbiamo rivolgerci?
Per procedere con la successione è necessario munirsi dei documenti del soggetto defunto e degli eredi. In particolare saranno da allegare per entrambi carta d’identità, patente o passaporto e tesserino sanitario; successivamente per ciò che riguarda i documenti del defunto sarà importante avere il certificato di morte, di residenza, famiglia storico, dichiarazione della Banca che certifichi la presenza di eventuali conti bancari o postali a nome del defunto e atti notarili di tutti i beni immobili del defunto.
Gli eredi invece dovranno presentare stato di famiglia, eventuale rinunzia ad eredità da parte degli stessi, l’attuale dichiarazione sostitutiva di atto notorio e un IBAN di chi presenta la successione dal quale verranno detratte le spese di successione .
Sarà il notaio o il CAF a farsi carico delle pratiche della successione, il loro ruolo infatti è di fondamentale importanza.
Essi si occuperanno nello specifico di fornire al cliente tutte le possibili informazioni per la futura successione assistendoli passo per passo negli obblighi che si presentano a seguito del decesso.
Dichiarazione di successione: entro quando va fatta ?
La dichiarazione di successione deve essere presentata entro dodici mesi dalla data di apertura della successione, lasso di tempo che coincide con il decesso della persona.
Nel caso in cui la domanda dovesse essere presentata oltre i termini stabiliti si può incappare in una sanzione; è consigliato quindi avviare le pratiche per tempo, così da evitare eventuali sanzioni, e in caso di ritardo, adoperarsi per pagare nell’immediato evitando che sia l’Agenzia delle Entrate a chiedere di effettuare il pagamento con atti di accertamento.
Onoranze Funebri San Michele di Ghione grazie al sostegno di un collaboratore esterno qualificato si prende carico di tutte le pratiche riguardanti la pensione di reversibilità e la dichiarazione di successione.
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